Salvatore Calafiore

Benché non ami molto parlare di sé, si sforza, ma solo per pochi istanti, di presentarsi, obbligato dagl’educati convenevoli. Nato in una roventissima notte di fine luglio alla fine degl’anni settanta, nella lontana e silenziosa provincia siracusana, presto s'abbandona in quella calura e in quella luce accecante, e al contempo funerea, che caratterizzano la sua terra; la sua, come piacerebbe a qualcuno, isolitudine. Oggi, cosmopolita, vive naufragato nelle terre d'Italia.

Laureatosi in Filosofia e appassionato dell’eros platonico, meravigliato come un Aristotele d’altri tempi, assetato della canoscenza dantesca si dedica costantemente alla letteratura e alle parole ormai da anni. E con una simbiosi divenuta vitale per i suoi tentativi da demiurgo, non riesce a non contaminare i due aspetti, il concettuale e il letterario, i quali secondo lui devono fregiare un certo livello di lettura.

Autore di diversi racconti dal sapore esistenziale e di cinquanta ipotesi di romanzi dal gusto postmoderno, si riserva l'occasione per dedicarsi al "progetto della vita"...